Cristina Gardumi

BIO

Cristina Gardumi (Brescia, 1978) è Artista visiva, attrice e performer, diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico a Roma. Nata nel Bresciano vive e lavora tra Pisa, Roma e Milano. La sua poetica spazia dal disegno alla video art, fino alla performance e al teatro, in cui si cimenta come attrice, regista e scenografa. Collabora con vari autori illustrando le loro opere in scena ( attraverso le proiezioni de “La Prossima Stagione”, nuovo spettacolo di Michele Santeramo) e sulla carta (il nuovo romanzo di Andrea Porcheddu “Infedele alla linea” con prefazione di Ascanio Celestini).  Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero. Cristina ha vinto il Premio Celeste Pittura 2011 e il Premio Arte Laguna Pittura 2012. 

Noir

Noir

NOIR

Nasconde molto meglio il bianco di qualsiasi altra cosa: nebbia, neve, un bicchiere di latte. Un foglio bianco, sole negli occhi: Tutti nascondigli perfetti. Mi nasconderò dentro una sposa. La sposa-bestia, la sposa perfetta che somma la purezza all’innocenza. La sposa è la creatura più imprevedibile. 

13 SCIMMIE

Quando fai un ritratto.

Non parlare, stai fermo. Respira quando lo dico io. A volte non ti riconosco. Mi domando cosa mi ha colpito di tanto speciale di te. La prima cosa, quale? Forse un martello. Un vaso in testa.

O un colpo di sole, o un colpo a salve.

Quando fai un ritratto.

Tutta questione di distanze. Da dove guardo e dove sto guardando te che mi stai davanti e mi chiedi come si fa. Distanza ti dico. Se sei troppo vicino non posso prendere quello che mi interessa di te, se tu mi tendi una mano piena non la posso accettare, se mi chiami mi giro dopo tre ore. 

13 Monkeys

13 Monkeys

ROSSO

ROSSO

ROSSO

Doveva essere un gatto, ma spesso i miei animali subiscono evoluzioni inattese, hanno identità fluide.  Anche quando il disegno è finito spesso la loro riconoscibilità è messa in discussione. Così quello che per me era uno scoiattolo per qualcuno che guarda il lavoro è un orso o un gatto, sì, i gatti sono sempre in agguato. Spero di arrivare alla sintesi perfetta tra le specie. Il monotipo è una tecnica straordinaria. Mi piace usarlo per indagare il rapporto tra pieni e vuoti, luce e ombra, usarlo per dichiarare la dignità del povero reietto Bianco, sempre ingiustamente escluso dalla gamma dei colori. 

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Illustrazione
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Andrea Porcheddu, Arte visiva, Michele Santeramo, Milano, Performer, Pisa, Premio Celeste Pittura 2011, Premio Pittura 2012, Roma, Teatro