Mi chiamo Fabio Buonocore, la mia principale vocazione sono il disegno e le arti grafiche, attualmente lavoro come illustratore e graphic designer. Sono fortemente influenzato dall’arte giapponese e adoro la cultura nipponica. Mi reputo una persona solare e amo il lavoro di squadra, credo che l’aggregazione sia l’unica vera via per il progresso. Adoro ridere e sono fermamente convinto che un luogo di lavoro gioviale è la base necessaria per il problem solving. Credo di essere una persona versatile e di mentalità aperta. Adoro andare in bici e fare lunghi viaggi su due ruote.
Imbattersi nell’azzurro è come fare un tuffo nel mare, non si possono riempire gli occhi e tappare il naso allo stesso tempo e così ci travolge. Illumina e rasserena nonostante la sua sua profondità, l’azzurro affascina e inquieta.
Per Fool Magazine ho lavorato sul tema della nuova cucina americana: caratterizzata da un melting pot di culture e sapori, è allo stesso tempo innovazione e rivoluzione. Volendo sottolineare questi due aspetti cercato di esprimere il senso dell’incontro e di unione e allo stesso tempo qualcosa che aveva a che fare con la manifestazione del 24 marzo 2018 trattata nell’articolo. Pietanze che si abbracciano e ricette che escono fuori dal piatto, qualcosa di irrimediabilmente vivo, come la cultura.
Durante la mia collaborazione con lo IED nell’ambito social media ho realizzato questa gif in occasione del Wired Next Fest. Il tema era la contaminazione, sono stati individuati alcuni focus da trattare e ho sviluppato dei character da mixare.
La Sula dai piedi azzurri e le Air Force 1 della Nike hanno ispirato questo mio progetto bizzarro. Mi piaceva il parallelismo tra forza e dinamicità espresse nelle fasi di caccia e lo stile sportivo, urban wear delle scarpe.
Quest’illustrazione è stata realizzata per l’evento “Idee in fuga” promossa dall’associazione Autori di Immagini in collaborazione con la casa circondariale di Bollate. Nell’ambito del reinserimento sociale ho provato a immedesimarmi nei panni di un detenuto che, a prescindere dalla condanna, vive un’esperienza di redenzione molto forte. Frequentemente ho pensato all’ingenuità con cui si commettono certe azioni, la mente offuscata non riesce a percepire il reale valore delle cose a noi più care. Succede che a un certo punto le scopri semplicemente “rotte” e il danno sembra irreparabile. Si può sovvertire questo pensiero solo se abbiamo delle persone attorno che ci aiutano nell’impresa così da ricomporre il puzzle e ambire a un futuro migliore.
