Giulia Schiavone, classe 1995, nasce ad Andria. Dopo il Liceo Artistico si iscrive al corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino: è in questo contesto che scopre il valore della creatività e dell’ideazione di mondi immaginari, studiando e lavorando in una scuola dove l’atto stesso della progettazione si concretizza nella continua sperimentazione multidisciplinare. Terminati gli studi accademici decide di dedicarsi da autodidatta all’illustrazione, approfondendo con passione il racconto per immagini, pur rimanendo sempre fedele alla ricerca e alla sperimentazione formale. Le sue illustrazioni, di carattere surreale, attraverso tecniche sempre diverse, mostrano un mondo popolato da creature immaginarie. Mostri e mostriciattoli che sembrano abitare un mondo il cui sfondo nero mira ad evidenziarne il carattere onirico.
Illustrazione realizzata in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di un’azienda di progettazione di sistemi informatici; da qui l’immediato riferimento al concetto di realtà virtuale e la trasposizione grafica che ne consegue.
L’illustrazione vuol essere una riflessione in chiave ironica sulla presenza costante di conflitti Interiori. Ognuno ha i suoi mostri, si possono chiamare paure, aspettative, senso di inadeguatezza, condizionamenti e chissà in quanti altri modi ancora. Però, con un pizzico di autoironia e di spensieratezza possiamo sovrastare la loro silenziosa ma costante e presenza.
“Parade” è un progetto personale nato per gioco dal desiderio di inventare personaggi sempre nuovi e grotteschi, immaginando le loro interazioni, creando composizioni in cui i corpi si intrecciano e si combinano fino a creare geometrie ed equilibri sempre nuovi.
Questa gif fa parte del progetto personale “Parade” e nasce dal mio desiderio di avvicinarmi al linguaggio dell’animazione sperimentando emozioni ed atmosfere surreali, condite da un pizzico di humor.
“Just chill” è un colorato invito a prendersi i propri tempi per rilassarsi, abbandonarsi alle proprie passioni e soprattutto divertirsi poiché In questo mondo frenetico, la nostra parte puerile infondo, è ciò che ci rende ancora autentici.
