Elisa C.G. Camurati in arte “kem”(1989) vive a Torino, dove lavora come graphic designer. Conclusi gli studi presso l’Istituto Europeo di Design, inizia la propria esperienza lavorativa in un’agenzia pubblicitaria torinese, per poi continuare come freelance. Parallelamente al lavoro grafico, sperimenta ormai da anni e quotidianamente la tecnica del collage, prevalentemente analogico, ma anche digitale. Inizia a ritagliare nel 2012, ma una volta concluso il percorso di studio nel campo delle arti grafiche – nel 2014 -, il modus operandi che utilizza nel creare i collages subisce una svolta: acquisisce di fatto maggiore dimestichezza nell’utilizzo e nell’accostamento dei colori, assieme a una certa consapevolezza degli spazi e dell’armonia degli elementi all’interno di un determinato layout. Oltre ad essere composti da immagini e colori, i suoi collages presentano in dose massiccia anche parole: l’artista le cerca e le ritaglia dai giornali o dai vecchi libri, strappandole al loro contesto originale, per inserirle in un altro, del tutto personale e molto spesso ironico, nonsense, alle volte cupo o tragicomico. A differenza della composizione artistica alla base delle sue opere, vi è una scrittura non ragionata, ma improvvisata, che nasce sul momento e si abbandona senza problemi a volgarità o al più bieco sarcasmo. In aggiunta alle parole ritagliate, Elisa pone personali considerazioni, scritte di suo pugno e rigorosamente al contrario, affinché il senso non sia immediatamente percepito, ma venga decifrato.
Con questo collage ho cercato di rendere l’eroicità della quale è intriso l’atto del venire al mondo, il risultato è però molto più simile a un gran bel viaggione.
Il rapporto tra il mio disagio esistenziale – immenso – e la divinità cosmica del Nulla: un tunnel senza uscita.
E questo è invece il modo in cui è nato il veganismo.