VALERIA PISANI

BIO

Valeria Pisani, classe 1987, nasce a Taranto. Dopo essersi laureata in Disegno Industriale, presso il Politecnico di Bari,
collabora stabilmente con le agenzie di comunicazione presenti sul territorio pugliese. Contemporaneamente studia Web Design presso lo IED di Roma. La passione per il disegno e l’illustrazione bussano alla sua porta un pomeriggio di primavera, dopo essersi assopite per qualche anno. Valeria, è ancora alla ricerca del suo stile, per ora sperimenta e considera l’illustrazione l’espressione più libera di sé.

Wish you were here

Wish you were here

WISH YOU WERE HERE

Cercare di riprodurre un pezzo così fondamentale per la storia della musica in un’illustrazione è cosa ardua, soprattutto quando le emozioni scaturite dall’ascolto devono essere trasportate alla vista.

Non è possibile tracciare un disegno, dare una forma all’intro musicale, ma è possibile cogliere la profondità del testo e immortalarlo, fissarlo.

– Siamo soltanto due anime perse che nuotano in una boccia per i pesci rossi – recita la frase nel ritornello. Una presa di coscienza, accettare l’ingabbiamento della follia, ma allo stesso tempo, la consapevolezza di non essere completamenti soli, di avere una speranza, qualcuno con cui poter affrontare la prigionia, meditando di fuggire, anche se lì fuori non è rimasto molto, anche se lì fuori il male si confonde con il bene.

UNA GIORNATA PARTICOLARE 

È tutta una questione di prospettive. Ciò che credi di conoscere, non lo conosci davvero se non l’hai guardato, vissuto, da ogni prospettiva. È una sensazione spiazzante, che relativizza ogni nostra certezza; ma basta saper accettare questa relatività: se non l’accetti, diventa paura, se l’accetti, diventa stupore.

– È strano guardare se stessi dal palazzo di fronte – dice Marcello Mastroianni in una scena di “Una giornata particolare”, diretto da Ettore Scola.

– Eh? Come dite? – risponde Sofia Loren dall’altra stanza.

– Niente – ribatte Mastroianni – niente.

Una riflessione intimista, un pensiero a voce alta, un estratto di se stessi tanto profondo che non si prova neanche a spiegarlo alla persona accanto. Una nuova prospettiva, un arricchimento sensoriale, a metà tra la paura e lo stupore: la paura di chi vive un’epoca avversa, nascosto nel proprio appartamento, unico luogo dove esprimere la propria libertà, e lo stupore di un animo gentile, sensibile, che sa fermarsi, estraniarsi, e scavarsi dentro, meravigliandosi dei luoghi da sempre conosciuti, guardati da una prospettiva nuova, adesso, diventata propria.

UNA GIORNTA PARTICOLARE

UNA GIORNTA PARTICOLARE

Suspira

Suspira

SUSPIRIA

Guardare dalla propria finestra il mondo lì fuori è da sempre un’azione malinconica, dettata dalla noia di una giornata passata in casa, o dalla semplice curiosità di veder cosa c’è all’esterno.

Alcune volte accade il contrario: chi è lì fuori, all’esterno, vuol guardare cosa c’è all’interno. È un immagine molto inquietante, angosciante, ma non è tutto: è da poco passata la mezzanotte, piove a dirotto, ed è un film di Dario Argento.

Lì fuori, sotto la pioggia, due occhi nel buio, uno sguardo diabolico; dentro, invece, la sensazione di essere osservati, la curiosità, carica di timore, di guardare all’esterno, offrendosi allo sguardo di quegli occhi nel buio, che dall’esterno, sfondano all’interno.

Certe volte, quando si è in casa, spinti verso la propria finestra per guardare cosa c’è lì fuori, soprattutto di notte, soprattutto dopo aver guardato un film di Dario Argento, è meglio tirar giù le tende.

CONVERSATION

Il primo vero passo è sempre nella parola, e il primo passo è sempre fatto da chi vuol aprirsi a qualcun altro.

Non è un esagerazione, stiamo parlando di essere umani, una specie che tende a comunicare con nuovi interlocutori più volte al giorno, a illudersi più volte al giorno, sbagliando parole, concetti e ricevendo parole altrettanto sbagliate, rifiuti.

Si sbaglia per impulsività, poca lucidità, aprendo la bocca senza mantenere il controllo dei propri termini, senza aver l’attenzione di ascoltare i propri pensieri, e bocciare quelli errati. Bisogna saper pescare nella propria mente, bisogna aver pazienza, con la canna ben tesa, confidando nel fatto che prima o poi, il pensiero giusto, la parola esatta, abboccherà.

 

Conversation

Conversation

valeriapisani87[AT]libero.it

Category
Illustrazione
Tags
Disegno Industriale, IED, Politecnico di Bari, Roma, Taranto, Web Design